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LABORATORI di FORMAZIONE TEATRALE |
La nostra offerta formativa teatrale è diversificata e finalizzata a creare azioni culturali atte a favorire i processi di rivalutazione e di rinnovamento del teatro. La formazione degli attori, dello spettatore, e di tutti coloro che, a diverso titolo e con differenti obiettivi, praticano o utilizzano i linguaggio teatrale, è a nostro avviso la via maestra per rigenerare la vitalità dell'universo teatrale. Il teatro, nelle sue diverse manifestazioni, è parte del patrimonio culturale di una società; la sua esistenza, il suo sviluppo, la sua diffusione, non sono né autoreferenziali, né di nicchia, e non possono prescindere dal coinvolgimento di tutte quelle componenti, sociali e professionali, che con il loro contributo lo preservano e lo perpetuano, rinnovandone nel tempo i significati e le funzioni. Attori e aspiranti attori, registi, educatori, insegnanti, bibliotecari, spettatori, adulti, e giovani, nell'ambito dei nostri laboratori sono chiamati a partecipare più direttamente alla vita del teatro, non solo per beneficiarne a livello personale, ma per contribuire in prima persona alla tutela e alla crescita del bene comune.
******************************************* LABORATORIO-GIARDINO per i Teatri di nuova generazione
Percorso di formazione dello spettatore diretto da Andrea Meloni
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L'ABBECEDARIO DELL'ATTORE Percorso base di formazione teatrale diretto da Andrea Meloni e Sabrina Mascia
Il teatro è un linguaggio artistico e in quanto tale, per essere gestito, richiede capacità di lettura e di scrittura. L'alfabetizzazione dell'aspirante attore è un processo formativo che deve nutrire l'allievo a più livelli, offrendogli strumenti operativi e stimolandone la crescita e l'autonomia non solo da un punto di vista tecnico, ma anche culturale e spirituale. Il percorso di formazione teatrale "L'abbecedario dell'attore" è rivolto a persone che abbiano già avuto esperienze teatrali, anche se minime, e che vogliano acquisire e sviluppare competenze sul lavoro dell'attore. Nell'arco del percorso formativo si intende formare i partecipanti "al saper fare teatro" attraverso esercitazioni sceniche, analisi di drammaturgie, conoscenza del pensiero dei maestri del '900, visione di spettacoli e documenti delle compagnie e degli artisti teatrali più significativi. Sono previsti esami collettivi, la realizzazione di una minitesi individuale.
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LA SOGLIA DELL'ATTORE Percorso avanzato di formazione teatrale diretto da Andrea Meloni
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LA ROSA DEL DESERTO
seminario introduttivo alle pratiche di teatro in ambito clinico e sociale - diretto da Andrea Meloni
Cosa s'intende per Teatro Sociale? Quali sono le origini, le metodologie e le esperienze più significative del fare teatro in ambito clinico e sociale? Come si costruisce e su cosa si fonda un laboratorio di servizio? Il seminario "LA ROSA DEL DESERTO" è stato concepito per offrire delle risposte a questi interrogativi attraverso un percorso di lavoro sia teorico che pratico. L'attività del seminario è suddivisa in tre sezioni: # La prima, di carattere introduttivo, prevede la presentazione di una relazione in cui saranno esposti i principi, le origini e le definizioni del Teatro Sociale. # La seconda, di carattere pratico, prevede la sperimentazione di una seduta di lavoro, strutturata secondo la metodologia dei laboratori di servizio "I Teatri del Corpo" # La terza, di carattere teorico, prevede l'esplicazione della metodologia sperimentata nella sezione precedente.
Il seminario è indirizzato a professionisti e studenti di ambito clinico, sociale e artistico (psichiatri, psicologi, educatori, assistenti sociali, attori, danzatori) che desiderano conoscere e sperimentare significati, modi e funzioni del fare teatro quale processo di aiuto a persone con vissuti di disagio psico-sociale.
Nel 2009 il seminario è stato tenuto a Tempio, presso il Cantiere dei giochi e delle arti, a Firenze, presso la Scuola di Teatro Sociale, a Milano, presso lo Studio Violarancio e nel 2010 ad Arzachena nell'ambito di un convegno sul Teatro Sociale.
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i TEATRI del CORPO - tra INput e OUTput -
PREFAZIONE
I laboratori di servizio della compagnia Circo Calumèt sono interventi di "aiuto alla persona" a mediazione artistica (pittorica o teatrale). Essi vengono proposti e sperimentati in ambito sociale e clinico e sono fondati sui principi di tutela della salute mentale e di diritto all'arte nel quotidiano. Il nome "Laboratori di servizio" deriva dalla definizione data da Piergiorgio Giacché (docente di Antropologia Teatrale, Università di Perugia) sul Teatro-Servizio; esso, secondo Giacchè, riguarda le pratiche che dimostrano il beneficio del teatro nelle situazioni di disagio, e quindi in tutte quelle esperienze limite nelle quali il teatro viene adoperato come strumento di un intervento educativo e socializzante, non autonomo, ma subordinato alla funzione sociale che si è candidato a soddisfare. Ebbene, le arti diventano compiutamente di servizio nella misura in cui si possono rapportare utilmente ad un vissuto di disagio. Da alcuni anni Circo Calumèt è attiva in un lavoro di ricerca sul Teatro Sociale: dal 2004 ha stabilito numerosi confronti e collaborazioni con figure professionali e compagnie di teatro impegnate nelle pratiche di teatro in ambiti clinici, sociali e detentivi.
I TEATRI DEL CORPO laboratorio di teatro sociale - diretto da Andrea Meloni
Concepito nel 1997, come laboratorio specifico per la tutela della salute mentale, "i Teatri del Corpo" recupera il senso e la funzione sociale del fare teatro quale processo creativo di individuazione e di cambiamento dei soggetti partecipanti. Ne "i Teatri del Corpo" l'esperienza drammatica non persegue necessariamente gli obiettivi dell'esito scenico o della tecnica teatrale ma, passando attraverso l'espressione di gruppo, propone il fare teatro come crisi delle rigidità dei ruoli, delle maschere sociali e dei copioni personali; una pratica creativa attraverso la quale esprimere il proprio immaginario e le diverse forme d'essere e di comunicare. Il collettivo dei partecipanti o Gruppo Integrato è costituito da operatori di ambito sociale e clinico, utenti delle Istituzioni committenti e cittadini del territorio; esso svolge l'attività teatrale in un contesto strutturato e tutelante in cui potersi esprimere secondo le risorse e le possibilità personali. Il laboratorio "i Teatri del Corpo" è stato finora realizzato: # CSM di Ales - OR # CSM di Cagliari (ex via Capula) # Comunità Protetta "Genn'e Murdegu" di Capoterra - Azienda ASL 8 - CA # Progetto Obiettivo Intercomunale "Tutela della salute mentale" - Comuni di Atzara - Desulo - Meana Sardo - NU # Servizi Sociali del Comune di Sestu (CA) in collaborazione con la clinica di Psichiatria e il CSM del territorio # Comunità Protetta "BETANIA" di Guspini per conto del CSM di San Gavino - Azienda ASL 6 - CA # CSM di Sanluri - Azienda ASL 6- CA # Servizi Sociali del Comune di Sarroch - CA # Servizi Sociali del Comune di Monastir - CA
TRA INPUT E OUTPUT laboratorio di espressività grafico-pittorica attraverso la testimonianza del segno - diretto da Simone Dulcis
"Tra INput e OUTput " nasce con l'idea di avvicinare i partecipanti al mondo dell'arte e alle sue potenzialità espressive. È un progetto volto a favorire l'utilizzo del linguaggio pittorico come mezzo di comunicazione della propria interiorità e delle proprie emozioni. Attraverso dei principi didattici di base, vuole incentivare nell'utente l'utilizzo di quel flusso creativo non mediato dall'estetica accademica e non condizionato dal giudizio. Il laboratorio non richiede infatti particolari capacità tecniche ma si propone di suggerire una possibilità di "linguaggio" che sfrutti al meglio le potenzialità terapeutiche del processo creativo. Il progetto, inoltre si pone come obiettivo quello di avvicinare il mondo della creatività al vissuto quotidiano. Attraverso le sollecitazioni esterne (musica, poesia, parole, immagini) "tra INput e OUTput" si propone di creare una relazione tra il mondo esterno, il mondo interiore di ciascun partecipante e la realtà condivisa del gruppo di lavoro. Il laboratorio "tra INput e OUTput" è stato finora realizzato: # Progetto Obiettivo Intercomunale "Tutela della salute mentale" - Comuni di Atzara - Desulo - Meana Sardo - NU # Servizi Sociali del Comune di Monastir - CA
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L'AIUTANTE MAGICO E LA SCIENZA FURBA
Percorsi di espressività teatrale e pittorica per adulti
a cura di: Simone Dulcis e Andrea Meloni
Presentazione del progetto:
"L'aiutante magico e la scienza furba" è un'esperienza d'espressività teatrale e pittorica da sperimentare in gruppo, in cui rappresentare se stessi e comunicare attraverso il movimento, il gesto e l'uso del colore; la parola, ridotta all'indispensabile, perde la sua funzione esplicativa e dialettica per assumere il carattere evocativo della narrazione, della poesia e del canto. Il processo di lavoro è volto ad attivare e soddisfare il bisogno espressivo individuale, assecondandone la sensibilità e le capacità.
"L'aiutante magico e la scienza furba" è un percorso strutturato in fasi di lavoro in cui recuperare l'arte come rituale sociale di cambiamento, di superamento di confini e limiti, di festa e di gioco, ove stabilire creativamente relazioni interpersonali di confronto e di condivisione. L'esperienza simbolica trascende la specificità delle tecniche teatrali e pittoriche e diventa espressione integrata in cui creare relazioni basate su un livello più sensibile di consapevolezza, di ascolto e di osservazione.
"L'aiutante magico e la scienza furba" è strutturato sulla falsa riga del modello procedurale dei "rites de passage" delle culture primitive, ossia suddiviso in fasi e sottofasi d'azione espressiva (separazione-anarchia-trasformazione-restituzione) che si svolgono intorno al totem, il progenitore della stirpe, rappresentazione della memoria e della legge, nonché spirito tutelare e soccorritore. |
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PROPOSTE PER LE BIBLIOTECHE |
Caro Vincent...
letture ad alta voce di brani scelti dalle lettere di Vincent van Gogh al fratello Theo
"...ah fratello caro, talvolta so così bene ciò che voglio. Nella vita e nella pittura posso bene fare a meno del buon vino, ma non posso, io che soffro, fare a meno di qualcosa più grande di me, che è la mia vita, la potenza creativa. E quando si è frustrati nella potenza fisica, si cerca di dar vita ai pensieri al posto dei figli, e si partecipa così dell'umanità."
Il viaggio attraverso l'universo umano e artistico di Vincent van Gogh conduce chiunque legga le "lettere al fratello Theo" verso spunti di riflessione e di arricchimento personali unici per ampiezza ed intensità. La scelta delle letture, selezionate per tematiche, permette di scoprire e conoscere sfumature e peculiarità del ritratto di un grande uomo sensibile e poeta nell’animo, andando oltre lo stereotipo del van Gogh artista pazzo e suicida. La bellezza delle lettere scritte da Vincent sta proprio nel fatto che il suo fiume interiore porta a galla riflessioni e osservazioni che erano il frutto di una mente e di un cuore ricchi di amore per il mondo circostante.
Leggere ad alta voce le parole custodite nelle "lettere a Theo"e i brani tratti da alcuni approfondimenti letterari che riguardano la vita e le opere del pittore olandese, è un'occasione per condividere in gruppo un percorso di recupero della sua dimensione artistica.
Il percorso prevede quattro incontri di letture e confronti della durata di 2h e 30' ciascuno ed è indirizzato ad un gruppo di utenti adulti delle biblioteche comunali, particolarmente interessati alle arti e alle esperienze di lettura ad alta voce. |
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L'EDUCAZIONE DEL BAMBINO AL LINGUAGGIO PITTORICO E TEATRALE
Moduli di studio per insegnanti delle scuole primarie di primo grado
a cura di Simone Dulcis e Andrea Meloni
La nostra professione ci porta spesso a lavorare con i bambini; col tempo abbiamo preso consapevolezza di quanto sia delicato e prezioso il compito di avvicinarli alle arti. Oltre quindici anni di esperienze in scuole, biblioteche, teatri, musei e centri sociali ci hanno insegnato che l'educazione dei bambini alle arti espressive è un percorso lungo che richiede tempo e cura. Questo percorso per noi comincia dall'educazione del bambino attraverso l'arte; nell'ambito di relazioni tutelanti e dinamiche lo aiutiamo a crescere per mezzo di processi creativi e di modi espressivi non preconcetti. La proposta dei nostri moduli di studio si rivolge agli insegnanti che a scuola utilizzano le arti come sussidio didattico ed educativo; ad essi vorremmo trasmettere la nostra esperienza artistica in forma di suggerimenti, suggestioni e metodologie di lavoro che possano essere impiegati come strumenti per affinare la costruzione e l'orientamento di progetti scolastici legati ai linguaggi della pittura e del teatro. Ogni modulo di studio è composto da 6 incontri da 2 ore e 30' ciascuno. Nel primo incontro, che consideriamo introduttivo, è prevista la presentazione di una relazione sui principi e sui significati che guidano il nostro modo di operare. Gli incontri successivi, invece, sono di carattere tematico e prevedono il trattamento degli argomenti sia in forma di esperienza pratica che teorica; per una maggiore comprensione delle nostre metodologie affianchiamo alla teoria un'esperienza di pratica esemplificativa. Il programma che il seminario prende in esame comprende cinque proposte tematiche: 1. La drammatizzazione come processo educativo: proposte per la costruzione e la gestione di un laboratorio. 2. L'approccio all'immagine: proposte su come avvicinare e leggere l'opera d'arte 3. La lettura ad alta voce: proposte per la costruzione di letture creative 4. L'attività grafico-pittorica come processo espressivo delle emozioni: proposte sull'utilizzo informale del segno e del colore 5. Diversità e similitudini tra l'espressività pittorica e quella teatrale: proposte per la costruzione di processi creativi integrati. |
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