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reading
di Simone Dulcis, Stefano Fanni, Andrea Meloni
POETRY BOX è il contenitore immaginario dell'affettività artistica della compagnia Circo Calumèt, una confezione informale di spago e cartone in cui si sono depositati oltre quindici anni del nostro lavoro.
Rovistando in POETRY BOX si può trovare di tutto, dalle idee mai sviluppate ai "pezzi" di repertorio, dalle eccedenze creative ai materiali inediti, dalle opere incompiute a quelle altrui, "muse ispiratrici" di molte delle nostre creazioni teatrali, pittoriche e fotografiche.
POETRY BOX , come una bottiglia di vino d'annata, si apre solo in situazioni speciali e per un pubblico ristretto; è così che lo spettatore diventa per una sera il confidente di una compagnia d'inguaribili nostalgici.
Dalla nostra scatola di "poesia" non si sa mai cosa possa saltar fuori; letture a voci sommesse, graffiate, blues; poesie dette, con il dovuto rispetto, alla maniera degli autori più cari; citazioni improvvise lanciate come coriandoli; racconti col groppo in gola, ricordati male e detti peggio; opere pittoriche e fotografie a portata di mano, pozze specchianti di segno e colore.
POETRY BOX è disponibile in due versioni; wine or coffee.
WINE è la versione da sera, rigorosamente rossa, da accompagnare a degustazioni e da sorseggiare a luci soffuse in ambienti raccolti che favoriscano l'intimità .
COFFEE è la versione da pomeriggio, nera fumante, da sorbire tra gli scaffali di qualche biblioteca o tra i tavolini di qualche caffè letterario.
POETRY BOX sarà disponibile dall'autunno 2008.
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narrazione teatrale per biblioteche e scuole primarie di primo grado
narrazione e regia: Andrea Meloni
opera di scena: Simone Dulcis
E'una narrazione teatrale della fiaba omonima, raccontata nella versione dei fratelli Grimm.
Hänsel e Gretel è una fiaba piuttosto cruda e poco edulcorata che per similitudini morfologiche e processuali sembra la trasposizione di un rito di passaggio delle comunità primitive a cui, tra l'altro, le fiabe e i racconti di magia sono fortemente legati.
I riti di passaggio, ormai scomparsi da circa 600 anni, avevano la funzione di accompagnare gli individui attraverso le delicate fasi di cambiamento personali e sociali; il passaggio dallo stato di fanciullo a quello di adolescente o giovane adulto, ad esempio, prevedeva una serie di usanze e di riti decisamente riconducibili ad alcuni racconti popolari. Temi come l'allontanamento dalla casa, l’abbandono in luoghi ameni, il superamento di prove difficili, l’acquisizione di nuove capacità e la reintegrazione sociale, richiamano fortemente diversi passaggi della fiaba Hansel e Gretel che si può considerare opera d'arte d’assoluto valore pedagogico, capace di raccontare le ansie proiettive e le conquiste di due bambini che hanno paura di crescere.
Principali repliche:
- Chiesa di S. Chiara - Cagliari
- Biblioteche Comunali di Elmas, Isili, Gesturi, Esterzili, Barumini, Nuragus, Villanovatulo, Escolca, Gergei, Serri, Sarroch.
- Villacidro, nell'ambito del programma culturale del Premio Letterario Dessì 2008
- Direzione Didattica di via Monte Linas, Monserrato -
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lettura ad alta voce per biblioteche e scuole primarie di primo grado
Testo e lettura: Andrea Meloni
Musiche: Bèla Bartòk
Tavole illustrate: Silvia Corda
L'origine de "Il PIFFERAIO MAGICO" è legata alla città di Hämelin, in Germania, che nel 1284 fu teatro di una terribile invasione di topi. La seconda parte del racconto, in cui si narra del rapimento dei bambini, invece sembrerebbe storicamente collegata alla Crociata degli Innocenti (1212), nella quale si dice che Nicola, un ragazzo di Colonia, fu assoldato e messo a capo di ventimila bambini per liberare il Sacro Sepolcro. Nessuno di loro fece ritorno. Molti furono imbarcati su navi dirette ad Alessandria e venduti come schiavi. Altri naufragarono nei viaggi verso la Palestina. Tra i racconti popolari Il Pifferaio Magico è indubbiamente uno dei più insoliti ed inquietanti perché ha un finale tragico. Eppure siamo convinti che anche da un epilogo triste e poco rassicurante si possano trarre buoni insegnamenti.
PRINCIPALI REPLICHE:
- Biblioteche Comunali di Sestu, Sinnai, Assemini, Elmas, Monserrato, Quartu Sant'Elena, Sarroch -
- Festival Cuncambias 2006 (San Sperate)
- Direzione didattica di via Monte Linas, Monserrato - |
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lettura ad alta voce
Produzione e progetto artistico:
Circo Calumèt
Testo e lettura:
Andrea Meloni
Opere pittoriche:
Simone Dulcis
.../La crescita dei cuccioli umani non avviene spontaneamente,
ma inizia con l'educazione dello sguardo/...
(citazione tratta da "Sguardo Opera Pensiero - L'arte visiva strumento di pensiero - di Maria Lai")
Contemplare l'opera di Maria Lai "Tenendo per mano l'ombra", a cui il nostro reading si riferisce, significa letteralmente seguire il filo di una fiaba scritta a punta d'ago.
Tenendo per mano l'ombra è una fiaba senza parole o un'opera artistica che racconta attraverso figure essenziali realizzate con filo da cucito e scampoli di tessuto così simile ai grembiuli che indossano i bimbi dei giardini d'infanzia.
Come un flusso ci conduce a qualche particolare ove il potere evocativo del segno risveglia il nostro immaginario;
è allora che lo sguardo incantato si fa testimone di rivelazioni.
Se ascoltando una fiaba ci capita d'immaginare i dettagli non detti, osservando un'opera d'arte diventiamo creatori di racconti mai sentiti.
PER FILO E PER SEGNO ha debuttato al Festival della letteratura di Gavoi il 30 giugno 2007. |
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